La rassegna critico-antologica della letteratura italiana nella prima serie delle «Pagine Istriane»

Il presente contributo si propone di analizzare il materiale letterario selezionato nella prima serie del periodico «Pagine Istriane», che usciva a Capodistria, dal 1903 al 1914, negli anni in cui la dominazione asburgica stava attuando una politica anti-italiana. Con l’intento di valorizzare la cultura italiana degli intellettuali dell’Istria, in questa rassegna appaiono passi tratti dalle opere dei maggiori scrittori a cavallo tra Ottocento e Novecento che manifestavano il loro interesse per le terre irredente. Nello specifico, questa tendenza ha fatto vertere il canone letterario su Giosuè Carducci, particolarmente vicino con i suoi scritti alla causa di Trieste e dell’Istria. Diversi collaboratori, tra cui Giuseppe Picciola, compilatore dell’Antologia carducciana (1907), e Giovanni Quarantotto, pubblicheranno saggi sul Carducci e su pochi altri grandi autori, escludendo così una parte rilevante della produzione letteraria in Italia. Per la sua duplice funzione e struttura, il periodico può considerarsi una sorta di rassegna critico-antologica che stabilisce, nel contesto istriano, una visione ridimensionata della letteratura italiana.
Martina Damiani e Fabrizio Fioretti, La rassegna critico-antologica della letteratura italiana nella prima serie delle «Pagine Istriane», in La tradizione “in forma”: la selezione e l’organizzazione di materiali letterari e la (de)costruzione del canone letterario italiano, a cura di Bart Van den Bossche e Carmen Van den Bergh.